I nostri Maestri e Compagni di viaggio
I nostri Maestri
Perché mai un umanista dovrebbe cercare casa? Il titolo di questa sezione del Portale vuole invitarvi a riflettere sulle ragioni per cui tutti i grandi umanisti sono stati e sono ancora «cosmopoliti», per definizione, ma anche troppo spesso «apolidi», per costrizione. Una delle principali ragioni per cui la cultura e la tradizione umanistica sono state da sempre ostacolate, e ora addirittura combattute dall’ideologia del “Contemporaneo”, è spiegata con disarmante chiarezza da un umanista come Stefan Zweig, che ha vissuto proprio in quel periodo di transizione tra “il mondo di ieri” e il mondo di oggi, e ci ha lasciato in eredità un’opera, sia saggistica che narrativa, che è insieme un elogio della tradizione umanistica e un invito a continuarla.
Ma lo stesso Zweig, che come tutti grandi umanisti ha tessuto per anni feconde relazioni con artisti e studiosi di tutto il mondo, si è trovato a vivere l’esperienza di non sentirsi più ben voluto ovunque si spostasse, in un momento storico in cui la sua nazionalità non era più accettata né in patria né in altri Paesi che consideravano addirittura nemico chi provenisse dal suo Paese. Nonostante questo ostracismo lo stesso Zweig ha continuato a battersi, finché ha potuto, per quei diritti universali che dovrebbero tutelare tutti gli uomini e consentire a umanisti (cioè difensori dei diritti dell’intera umanità) di coltivare disinteressatamente quelle passioni scientifiche e artistiche che nobilitano l’uomo e che travalicano gli interessi economici e politici dei singoli Paesi.
I «nazionalismi», che oggi sono tornati ad essere la bandiera tanto delle Società più evolute quanto di quelle in via di sviluppo, sono certamente l’antitesi dell’Umanesimo inteso come fratellanza trasversale rispetto ai confini politici e ideologici che erigono le Società l’una contro l’altra. Le guerre sempre in corso, gli odi razziali mai superati, e le politiche imperialistiche o autarchiche – persino dei Paesi che si ritengono democratici – sollecitano prese di posizioni ideologiche persino dagli artisti e dagli scienziati, chiamati a divenire predicatori di regime, a sostenere tesi deliranti che alimentano inconsistenti opposizioni culturali anche quando invitano al dialogo «interculturale» sulla base di altrettanto pretestuosi e vacui scambi di luoghi comuni e di vaga tolleranza reciproca.
La cultura umanistica si basa su ben altri livelli di vera collaborazione, e continua, nonostante tutto, a identificarsi in quella comunità costituita da scienziati e da artisti che partecipano a ricerche e progetti di crescita culturale piuttosto che di conformistico degrado culturale come quello che la Cultura di Massa ha provocato e come quello che le ideologie iconoclaste del «politicamente corretto» stanno attuando.
Mai come in questo momento storico gli umanisti hanno bisogno di una «casa» o meglio di più luoghi in cui possano «sentirsi a casa», cioè amati e apprezzati, dove possano confortare e confortarsi per continuare a svolgere senza pericoli, censure, minacce, quel lavoro di ricerca e progettazione, ma anche di educazione e formazione, artistica e scientifica, che purtroppo spesso non trova più posto negli ambienti istituzionali dei loro stessi Paesi, più spesso interessati a fomentare il nazionalismo e la formazione tecnicistico-economica.
Paradossalmente proprio nell’Era della Rete le opere dei grandi umanisti rischiano di essere dimenticate, cancellate, oltre che maltrattate da coloro che fanno di tutto per sostituirle, ridurre, denigrarle e condannarle, per evitare il confronto diretto con ricerche e progetti che possiedono quegli ideali ancora in grado di appassionare le nuove generazioni.
Così è sempre più difficile trovare non solo luoghi fisici, ma persino virtuali online, dove sia possibile conoscere e studiare la lezione di quei Maestri. E siccome il nostro Portale nasce proprio per invitare e aiutare i nostri allievi e utenti ad apprenderla, non intendiamo perdere alcuna opportunità per favorire l’esplorazione dell’Universo Umanistico. Per questo, come sapete, abbiamo creato la nostra Scuola e gli strumenti che potete fruire in essa, e per questo abbiamo anche creato una Bibliomediateca di studi e di opere umanistiche. Ma vogliamo fare ancora di più.
Sono pochi gli umanisti viventi che hanno speso tempo ed energie per creare loro stessi Siti, Archivi, Fondi e Fondazioni – e talvolta anche Accademie e Scuole – per far conoscere e apprendere non solo i loro preziosi insegnamenti ma anche quelli dei loro Maestri.
Alcuni eredi o allievi hanno contribuito a loro modo a continuare a rendere visibile il lavoro di quei Maestri. Ma in molti casi si tratta solo di opportunisti che vogliono sfruttare il nome di quegli autori per farsi finanziare i loro progetti, autoeleggendosi eredi e allievi, e per farsi mantenere in quanto pseudo-curatori della loro opera. È quello che fanno molte Istituzioni, intitolate e strumentalmente dedicate ai grandi Umanisti per ricevere ingenti finanziamenti regionali e statali annui che vengono giustificati con la custodia di preziosi documenti, l’organizzazione di convegni di scarso valore scientifico, l’allestimento di mostre di reperti e aneddoti, la realizzazione di documentari in forma di interviste a pseudo-esperti, e qualche pubblicazione o rivista composta da dietrologiche interpretazioni e fantasiose riscoperte dell’opera. Anche le commemorazioni servono purtroppo più ai vivi, a raccogliere fondi per loro stessi, che a far conoscere realmente l’opera degli autori che, a riprova della malafede di chi le gestisce, vengono dimenticati fino ad una nuova opportunità di usarne la memoria.
Come abbiamo scritto più volte in questo Portale, se si vuole davvero che l’opera degli umanisti continui a diffondersi, ad essere studiata (non «citata» da studenti impreparati e «abusata» da critici ideologizzati) e valorizzata per farne uno strumento con cui formarne nuovi umanisti, occorrono ben altre iniziative. Occorre che per ogni grande Umanista si raccolgano sistematicamente in un unico luogo virtuale copie digitali di ogni documento che possa rappresentare le sue ricerche, i suoi progetti, la sua biblioteca ideale, ricostruendo così virtualmente la sua opera anche quando è sparsa tra diversi collezionisti e Istituzioni che se la tengono ben stretta (possibilmente in esclusiva) per continuare a sfruttarla a fini pubblicitari, ideologici e commerciali. Occorre ricostruire le versioni autoriali di ogni capitolo della sua opera in edizioni critiche degne a rappresentare il pensiero dell’autore. Occorre anche esplicitare e rappresentare i fili invisibili che correlano le sue articolazioni e la connettono alle opere degli altri autori con cui quello ha dialogato indirettamente attraverso la sua opera. Occorre che ogni documento sia linkabile dall’esterno, e occorre che al prestito o alla consultazione in loco si sostituisca la fruizione a distanza completa con traduzioni in varie lingue. E occorre che si promuova la Sistemi di studio sia per valorizzare l’opera a scopo formativo sia poterla studiare e comprendere in tutta la ricchezza, cioè secondo le diverse prospettive interdisciplinari che occorrono per offrire ad un utente preparato uno studio poliprospettico e multiplanare. Le introduzioni generiche, le note erudite, e i commenti critici settoriali ideologici divulgativi che si associano all’opera degli autori non aiutano in questa impresa.
In questa situazione tutt’altro che confortante, dove gli pseudo-umanisti hanno preso il posto dei veri umanisti, i Maestri rimangono spesso ancora sconosciuti alle nuove e persino alle precedenti generazioni, perché dei loro studi, delle loro ricerche, e dei loro progetti, è ormai presente solo qualche esile traccia, o peggio qualche riduttiva interpretazione in qualche brutta pubblicazione o in qualche voce mal scritta di Wikipedia o ancora in qualche articolo commemorativo su rubriche di quotidiani o riviste specializzate.
È ancora più deprimente che la scomparsa di questi autori dai mezzi di informazione e formazione sia dovuta anche alle strategie di marketing per condurre al successo altri che sistematicamente da anni rubano le loro idee e i loro progetti – rimasti inediti o non più editi – per farne la loro fortuna.
Fin dalla costituzione del nostro Istituto ci siamo impegnati a far conoscere e mettere a confronto il lavoro di quei veri Maestri con quello di quanti li imitano senza neppure averne compreso il senso e il valore. Ma questo non ci è bastato. Così, quando abbiamo creato il nostro nuovo Potale abbiamo pensato a una “Casa degli Umanisti” dove i veri Maestri possano avere degna ospitalità, spazio e attenzione, per tornare a parlarci e dialogare tra loro e con noi, e per offrire la loro opera come oggetto ideale da cui apprendere e su cui esercitare le straordinarie competenze ricavabili da essa.
Siamo consapevoli che l’espressione “Casa degli Umanisti” possa richiamare alla mente alcune discutibili iniziative di politica culturale messe in atto, negli ultimi decenni, per creare “Case” corporative dove mantenere incapaci a dirigerle e gestirle e dove promuovere opere indegne di mantenuti dalla politica destinate a scomparire e a non lasciare traccia nella nostra Civiltà. Anche se espressioni come questa stanno ancora indicare, oggi, ritrovi per feticisti, nostalgici e indottrinatori, abbiamo voluto ugualmente chiamare “Casa degli Umanisti” questo Portale nel Portale, proprio per sottolineare ironicamente che il degrado culturale prodotto dai Mass Media, dal Mercato dell’intrattenimento, e dalla Propaganda ideologica, costringe persino gli Umanisti a cercare casa, perché rende loro la vita così difficile da impedire di trovare per loro stessi e per i loro estimatori un luogo dove poter rendere fruibili quei capolavori e quegli insegnamenti necessari per far crescere le nuove generazioni.
Forse vi sembrerà paradossale che persino grandi autori di Cinema, cioè di un tipo di produzione culturale ancora apparentemente viva e vegeta (nonostante sia ormai priva di quelle qualità artistiche che le avevano donato gli autori della generazione del “segreto perduto” e i loro diretti allievi), non abbiano siti ufficiali curati disinteressatamente da veri autori studiosi ed eredi desiderosi di diffondere i loro insegnamenti, ma nei migliori – o peggiori – casi abbiano pagine a loro dedicate da venditori di immagini di memorabilia di video che vogliano sfruttare la loro fama o pagine di amatori che senza volerlo diffondano i peggiori luoghi comuni su di loro. La maggior parte di essi non ha un luogo virtuale a rappresentali eccetto l’InternetMovieDataBase o brutte voci di Wikipedia dove almeno è possibile conoscerne la filmografia.
La situazione non è migliore, anzi a volte anche peggiore nei casi degli autori di teatro di prosa, del teatro musicale, o dei classici della letteratura, di cui, per visionare una teatrografia o bibliografia occorre cercare nelle grossolane voci di Wikipedia o presso gli editori che hanno pubblicato una parte della loro opera, o in qualche tesi di uno studenti che sulla base delle informazioni che hanno trovato hanno redatto una compilazione più o meno utile.
Per queste ragioni ci sembra doveroso dedicare tempo ed energie anzitutto a presentare e linkare, da questo Portale nel Portale, i pochi attendibili e ben curati Siti esistenti dove gli stessi rari umanisti viventi pubblicano, curano, aggiornano lo stato della loro opera, o dove qualche erede di grandi autori del passato ha pensato di rappresentare la fondazione o l’archivio da lui creati, per far conoscere l’opera di un suo antenato.
Ma laddove non esiste neppure questo, abbiamo pensato che sia necessario creare Siti che, disinteressatamente, lo sottolineiamo – cioè non per vendere qualcosa di quegli autori o per ottenere finanziamenti fingendo di curarne e valorizzarne l’opera – si occupino, con il nostro e i vostro disinteressato aiuto, di ricostruirla almeno idealmente e virtualmente, indicando dove sia possibile fruirla, a che condizioni, e in che modo, e magari ripubblicando opere che non sono più sul mercato editori.
I nostri Compagni di viaggio
In questo Portale nel Portale vogliamo introdurvi anche ad alcune realtà attuali che riteniamo stiano compiendo imprese, a carattere scientifico, artistico, educativo, e formativo, che vanno nella stessa direzione da noi intrapresa.
Si tratta di ricerche e progetti che non solo stimolano e ispirano i nostri progetti, ma spesso anche contribuiscono, direttamente o indirettamente, alla loro attuazione, fornendoci preziose risorse per realizzarli.
Inoltre ciascuno di questi progetti realizza, in campi più o meno distanti dal nostro, quello che noi faremmo se fossimo al posto degli autori e studiosi che se ne occupano. C’è un’affinità metodologica che lega la nostra attività a quella di coloro che abbiamo voluto chiamare “i nostri compagni di viaggio”.
Ognuna di queste iniziative ci fa sentire meno soli nel tentativo di contrastare il degrado culturale in cui versa il nostro Paese, anziché di sfruttarlo per dare ai potenziali utenti semplicemente ciò che si aspettano, a cui si sono abituati o rassegnati.
Potremmo dire che il denominatore comune di tutti questi progetti, inclusi i nostri, è quello di svolgere attività mirate alla crescita culturale, e non ad alimentare la dipendenza dai prodotti standardizzati e di nessun valore, né informativo né formativo, distribuiti dalla Cultura di Massa.
Se di solito abbiamo difficoltà a riconoscerci in tante attività, che pure apparentemente nascono per nobili scopi, viceversa ognuna delle iniziative che qui indicheremo e presenteremo, affinché le conosciate e le sosteniate proprio come fate con noi, ci fa sentire «fratelli» di altri umanisti che, contro ogni moda e ideologia, stanno contribuendo a far rinascere quegli ideali che costituiscono la materia e lo scopo di ogni nostro progetto.
A ideare e dirigere queste attività potrete infatti trovare quei rari veri nuovi Umanisti, eredi dei maestri della tradizione umanistica, che, nonostante le avversità e i pregiudizi del mondo Contemporaneo, continuano ad applicare e a sviluppare gli insegnamenti metodologici degli Umanisti classici, a cui si ispirano per continuare a tessere la rete di questioni e soluzioni che lega ogni loro progetto a quelli dei loro Maestri.
Nei nostri Ambienti di Studio e nei nostri Sistemi troverete connessioni esplicite ai progetti di questi autori, con i quali intendiamo stabilire una feconda interazione e una reciproca promozione, affinché da ognuna di queste iniziative si possano scoprire le altre.